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lunedì, Dicembre 23, 2024

Il metodo lockdown

Chissà se poi faremo anche fatica a riadattarci alla “vita normale”

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Abbracciarsi è diventato ormai un miraggio. Soprattutto per i giovani la pandemia è stata un duro colpo. Sembrano lontani i tempi in cui ci si poteva stringere senza problemi. Dai caffè al bar e dalle passeggiate si è passati ai continui messaggi e videochiamate. Durante il lockdown persone con le quali fino ad allora ci rivolgevamo appena la parola sono diventate i nostri migliori amici. Improvvisamente i nostri telefoni hanno iniziato ad impallarsi a causa delle continue immagini che arrivavano da tutte le chat.

Il coronavirus ha cambiato i nostri rapporti interpersonali, dai compagni di scuola, agli amici e perfino ai perenti. Nuovi metodi di studio, nuovi metodi di approccio con gli altri, nuovi metodi di fare sport, nuovi metodi per far passare il tempo chiusi in casa, nuovi metodi per litigare, nuovi metodi per tutto.

Lockdown e distanze

La cosa più strana sono sicuramente state le continue e ininterrotte videochiamate. Decine di App per restare connessi, sproporzionato il numero di conferenze al giorno, mai avevamo trascorso così tante ore davanti allo schermo per parlare con gli altri. Per la prima volta abbiamo visto i nostri amici in pigiama, in pantofole, struccati e con gli occhi ancora pieni di sonno. Fino a qualche tempo fa era impensabile farci vedere dagli altri in queste condizioni, ora è diventato del tutto normale.
Abbiamo visitato le case di tutti, grandi e piccole, con giardino e senza, ordinate e non. Siamo entrati in confidenza con i loro cani e abbiamo scherzato con i loro fratelli. Abbiamo conosciuto i loro genitori, i loro zii e le loro abitudini più strane.

Anche lo sport è cambiato. Niente più partite al calcetto con gli amici nel fine settimana. Con le palestre chiuse ci siamo improvvisati tutti degli esperti personal trainer. Con quello che avevamo a disposizione abbiamo dato vita a degli allenamenti casalinghi da far invidia a qualsiasi preparatore sportivo.

Lockdown e rete

Il sabato sera abbiamo dovuto rinunciare alla consueta uscita notturna. Abbiamo festeggiato i compleanni, tutti insieme, attraverso uno schermo. Ognuno nelle proprie case.
Ci siamo divertiti a ritirare qualsiasi cosa da internet, come se prima di questa pandemia il mercato virtuale non fosse mai esistito. Ogni giorno in tutte le case i corrieri consegnavo ininterrottamente merci tra le più insolite mai viste, comprate spesso solo per il gusto di fare qualche acquisto online.

Il divano e le serie tv sono stati i nostri più cari amici durante tutto il lockdown. Con loro abbiamo trascorso la maggior parte del tempo, ridendo, scherzando, arrabbiandoci e piangendo. Abbiamo ripreso le nostre passioni e i nostri hobby che avevamo abbandonato da ormai un bel po’ di tempo. Siamo passati dal non voler mai uscire di casa in inverno, al fare a gara per chi doveva andare di fuori a buttare la spazzatura.

Questa situazione ci ha cambiati un po’ tutti. È stato difficile imparare a vivere in modo diverso. Chissà se poi faremo anche fatica a riadattarci alla “vita normale”.

Lockdown e Dad
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