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Comune di Taurianova
giovedì, Novembre 21, 2024

Giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo

Sempre più emergenza educativa

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Il bullismo tra i giovani in età scolastica è un fenomeno sociale che si mostra ogni giorno più invasivo e preoccupante, caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Secondo alcuni report circa il 20% dei ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 17 anni subisce atti di bullismo più volte nell’arco di un mese, per questo diventa fondamentale che se ne parli attraverso tutti i canali d’informazione.

La diffusione della tecnologia e dei social network tra i più giovani ha inoltre alimentato il fenomeno del cyberbullismo che, al contrario del bullismo, non trova un limite negli ambienti sociali ed è capace di invadere anche la sfera privata e familiare. 

Nella Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo l’Assessore alla Pubblica Istruzione Angela Crea afferma: «Il bullismo è un fenomeno relazionale ed è lo smartphone il principale strumento che ha trasformato il bullismo in cyber bullismo, amplificando la visibilità degli eventi e moltiplicando il numero dei casi di bullismo in rete, con tutte le conseguenze. Spirito di emulazione e necessità di essere superconnessi in quella che è stata definita la società dei like, mettono i ragazzi in un sistema del quale, spesso, perdono il controllo, non considerando che si tratta di veri e propri reati».

«Un ruolo fondamentale – continua l’Assessore Crea – lo deve esercitare senz’altro la scuola che è, e deve essere, il luogo della solidarietà, dell’inclusione e della condivisione» ma non basta «è necessario creare nuove sinergie tra scuola, famiglia ed istituzioni. Servono risposte concrete ed efficaci per i cittadini e in particolare per i più deboli, in questo caso bambini e adolescenti. Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni sempre e non soltanto quando una drammatica notizia di cronaca riaccende i riflettori sulla questione. È importante che istituzioni, scuola, forze dell’ordine e di giustizia continuino a collaborare poiché per ogni vittima c’è anche un bullo che è necessario rieducare».

Sul sito di Unicef Italia una guida per i genitori che devono stare attenti ai comportamenti anomali dei ragazzi che sorgono improvvisamente e che possono essere chiaro segno di un malessere profondo e avanzato.

Inoltre tra i suggerimenti per i genitori, una proposta di 6 regole base da istituire in famiglia:

  • non condividere nomi utente o password;
  • non fornire informazioni personali in profili, chat room e altri forum;
  • astenersi dall’inviare foto personali o inappropriate di sé;
  • non rispondere a messaggi minacciosi e informare immediatamente un adulto;
  • spegnere il proprio dispositivo se viene visualizzato un messaggio minaccioso;
  • non cancellare eventuali tracce sui social o nelle chat.
“La stanza” è un progetto realizzato con Polizia di Stato, ministero dei Beni e delle Attività culturali, e Siae, Film Commission regione Campania. Visibile su RaiPlay e su Rai Cinema Channel. 

A questi suggerimenti è importante associare il decalogo che ricorda l’Assessore Crea:

  • Riconoscere il bullismo
  • Non essere indifferenti nei confronti degli atti di bullismo
  • Non lasciare sola la vittima
  • Spronare la vittima a reagire
  • Non lasciare impunito il bullo
  • Denunciare il bullo
  • Creare relazioni di amicizia contro il bullismo
  • Creare un’alleanza educativa tra famiglia e scuola
  • Imparare l’autocontrollo
  • Dare il buon esempio

Senza però voler sottovalutare il fenomeno giovanile, dovremmo cominciare davvero a pensare che il cyberbullismo riguardi proprio tutti. Basta farsi un giro sui social per rendersene conto. 

Scuola dell’Infanzia – Sezione Canoro
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