Sarà quell’affacciarsi sul mare che ci accumuna, sarà che siamo più popolari di quando cerchiamo di nascondere, ma la Calabria ha sempre avuto un legame speciale con il Festival di Sanremo, portando sul palco dell’Ariston artisti capaci di lasciare un segno nella storia della musica italiana. Dalla canzone d’autore al pop, diversi cantanti calabresi hanno dato il loro contributo alla kermesse musicale più importante d’Italia.
I Cantanti Calabresi nella Storia di Sanremo
E dopo Rino Gaetano, che partecipò al Festival nel 1978 con Gianna, brano diventato un classico della musica italiana; dopo l’icona della musica italiana Mia Martini che prese parte a diverse edizioni del Festival, regalando interpretazioni indimenticabili come Almeno tu nell’universo (1989) e Gli uomini non cambiano (1992); dopo la sorella Loredana Bertè che ha portato la sua energia rock in 12 edizioni di Sanremo.
Dopo Mino Reitano, anche lui presente più volte al Festival tra gli anni ’60 e ’90 con canzoni melodiche molto amate dal pubblico; dopo Lisa, l’artista di Siderno che esordì proprio al Festival di Sanremo nel 1998 con il brano Sempre; dopo la cantante reggina Micaela che nel 2011 conquistò il secondo posto nella categoria Giovani con il brano Fuoco e cenere, dopo la cosentina Flavia Fortunato voce simbolo degli Anni ’80.
Dopo Aiello che nel 2021 gareggiò con il brano Ora e dopo il cantautore raffinato Sergio Cammariere, che partecipò a Sanremo nel 2003 con Tutto quello che un uomo, ottenendo grande successo di pubblico e critica, ecco dopo questa grande presenza di artisti calabresi a Sanremo che testimonia la ricchezza culturale e musicale della regione, ecco che arriva…
Brunori Sas a Sanremo 2025
Quest’anno la Calabria sarà rappresentata da Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, cantautore cosentino amatissimo per il suo stile poetico e narrativo. La sua partecipazione a Sanremo 2025 con il brano L’albero delle noci segna un momento significativo nella sua carriera, portando la sua raffinata scrittura su uno dei palchi più prestigiosi d’Italia.
Per un po’ di anni ha fatto finta di snobbarlo, ma forse era solo paura di affrontare da protagonista l’evento che blocca tutta l’Italia per una settimana.
Ci è stato nella serata delle cover, nel 2019, ospite dei Zen Circus e ci avrà preso gusto, ma Brunori ci insegna la lentezza, che è paragonabile alla distanza da Lamezia a Milano, da San Fili a Sanremo.
E Brunori Sas ha anche aspettato il momento giusto, quello in cui la paura del palco l’avrebbe condivisa non solo con la sua compagna di sempre, ma anche con sua figlia che farà salire sul palco nelle sue parole del brano dedicato a lei, la piccola Fiammetta.
Fiammetta resterà con questo diminutivo anche quando sarà adolescente e poi adulta, forse perchè (come io per mio papà) una figlia resta sempre “la piccola”.
E Brunori porta a Sanremo con lui anche tutta Calabria. Per lui è sceso in campo il governatore Occhiuto, il sindaco di Cosenza, per lui tifano anche le Università, oltre l’Accademia della Crusca che lo ha promosso a pieni voti per il testo.
E Brunori Sas porta su quel palco, oltre alla sua chitarra, anche i sogni di molti che hanno puntato su di lui in tempi non sospetti. Chi se li scorda i suoi concerti a Taurianova, fra pochi buoni amici e un carico di Invasioni Urbane.
Forza Brunori Sas. Ci dissi u surici a la nuci: “Dammi tempu ca ti perciu“!
