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lunedì, Dicembre 23, 2024

Arruzzolo vola, Gelardi il primo della Lega, Irto si conferma leader

Arruzzolo primo assoluto con oltre 13mila voti, segue Mattiani con oltre 11mila e Irto con più di 10mila

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Anche nel paese governato dalla Lega è stata una notte di conteggi, di spumante per alcuni e di silenzio stampa per altri, e mentre il calo dell’affluenza è il tema principale oggi per tutta la nazione, in Calabria il primo voto post pandemia rimescola il Consiglio regionale senza grandissimi cambiamenti secondo le aspettative degli ultimi mesi.

E se la vittoria di Roberto Occhiuto (che vince col 54,46%) era quasi scontata, perché il centro sinistra in Calabria ha fatto di tutto per perdere, nonostante Amalia Bruni abbia raggiunto un personale buon risultato, entrando in Consiglio regionale come capo dell’opposizione (la legge elettorale vigente fa entrare in Consiglio il secondo fra i candidati presidenti), la vittoria assoluta del candidato Giovanni Arruzzolo non era una certezza matematica, ma con 13.600 preferenze risulta il più votato non solo a Taurianova (dove ne ha avute 614), ma in tutta la circoscrizione sud, entrando in Consiglio Regionale sul tappeto rosso.

Il presidente Roberto Occhiuto a Taurianova con Nino Caridi, Maria Fedele e Grazia Arcuri

Successo di Arruzzolo che fa brindare anche a Taurianova il vice sindaco Nino Caridi, l’assessore Fedele e i loro consiglieri comunali che lo hanno sostenuto convincendo il proprio elettorato. Arruzzolo – Caridi resta una coppia vincente, che non si accontenta di un buon risultato, ma raggiunge sempre il gradino più alto del podio. Cosa vorrà dire a Taurianova lo scopriremo nei prossimi mesi, certo è che Biasi ha accanto a sé un uomo che non è solo selfie e manutenzione, ma è quel ticket che a conti fatti, anche in virtù di questo risultato, gli ha fatto vincere le elezioni.

Sempre in Forza Italia, Mattiani entra in Consiglio raggiungendo 11.268 preferenze, mentre il consigliere uscente Giannetta con 9.991 resta fuori.

La Lega di Salvini (8,33%) non sfonda e resta terza nella corsa dei partiti (quarta nella circoscrizione sud), superata anche se di misura da Fratelli d’Italia (8,70%) e quasi raggiunta da Forza Azzurri (8,11%).

Scrutinio in una sezione di Taurianova, dove la Lega si ferma al 16,76% dei voti facendosi sorpassare da Forza Italia che raggiunge il 23,25%.

Nella Lega però ad avere il risultato migliore è il preside Gelardi con 4.920 preferenze che quindi entrerà al Consiglio Regionale.

Un risultato inferiore rispetto al passato ma che conferma l’alto numero dei suoi sostenitori indipendentemente dal partito, anzi il partito della Lega a Taurianova non era con lui se non l’assessore Crea, i consiglieri Scarfò e Calapà ed il responsabile della Lega giovanile Gaetano Vicari, che di fatto sono andati contro le direttive del sindaco Biasi che invece ha sostenuto Stefano Princi che ha raggiunto 4.343 preferenze restando al momento fuori dai giochi, come anche la Minasi che si è fermata a 3.417 preferenze.

Giuseppe Gelardi, eletto Consigliere Regionale photo NM © Taurianova Talk

Magari adesso tutti i consiglieri comunali della Lega saranno amici di Giuseppe Gelardi, oppure chi lo ha sostenuto dovrà pagare il conto, chissà… Certo è che se non festeggiano tutti, al di là delle frammentazioni interne sui candidati da sostenere, è perchè si aspettavano un travolgente successo, invece la Lega, nonostante il suo capitano abbia puntato sulla Calabria, slitta tra le forze che hanno sostenuto Occhiuto ad un terzo posto vicinissimo al quarto, come slitta anche a Taurianova lasciando a Forza Italia il gradino più alto, nel 2020 alle elezioni regionali il partito che nella nostra città aveva preso più preferenze era stata la Lega (1.311), seguito da Forza Italia (984) e Pd (859).

Resta anche la constatazione che nel paese della Piana guidato dalla Lega, alla fine – da come hanno portato avanti la campagna elettorale – rimane che il voto, non solo alle comunali, ma anche alle regionali non va al partito, ma alla persona e, a noi potrebbe pure andarci bene, forse però non andrà bene a Matteo Salvini. Dopo ben tre elezioni in cui il sindaco Biasi ha la spilletta al petto, oltre la sua presenza in questa calda estate accanto a Salvini (non sempre però, è rimasto molto distante quando Salvini presentava Gelardi a Palmi) non abbiamo capito ancora cosa cambi in un Biasi leghista, rispetto a Biasi di Forza Italia o di Alleanza Nazionale.

In Fratelli d’Italia, Neri Giuseppe è primo ed eletto con 5886 preferenze mentre Antonio Marziale raggiunge 2.351 preferenze, numero molto basso rispetto ai candidati del partito ma che si potrebbe leggere paragonandolo a quello di gennaio 2021 quando l’unico cittadino candidato di Taurianova, Rocco Biasi, totalizzava in tutta la circoscrizione sud 2.016 voti e dopo qualche mese diventava sindaco.

Scrutinio in una delle 20 sezioni di Taurianova

Forza Azzurri, la lista che ha voluto Occhiuto e che nei fatti si somma a Forza Italia, porta a Palazzo Campanella Giacomo Pietro Crinò che raggiunge 6.965 preferenze, Raffaele Sainato si ferma 4.486 e Cettina Nicolosi a 1.624 (di cui 413 a Taurianova).

Sul fronte PD Nicola Irto resta il leader con 10.333 preferenze, medaglia di bronzo tra tutti i candidati dopo Arruzzolo e Mattiani, mentre Muraca con le sue 5.840 preferenze al momento resta fuori; meno bene per Mimmo Battaglia che si ferma a 3.524.


Nella lista La Calabria Sicura il consigliere uscente Marcello Anastasi è primo, ma questa volta le 1.211 preferenze non aprono per lui le porte della Regione.

Maria Stella Morabito candidata con De Magistris Presidente totalizza in tutta la circoscrizione sud 688 preferenze di cui 277 a Taurianova.

Della stessa coalizione, anche Mimmo Lucano resta fuori, ma porta a Riace il sostegno di 2.645 calabresi.

E infine Francesco D’Agostino con Oliverio Presidente conferma il suo peso di 2.428 preferenze, ma non superando le soglie previste per legge, faranno opposizione dalle piazze.

Un dato curioso: 3 candidati della circoscrizione sud hanno ottenuto 1 solo voto e forse nemmeno il proprio!

Buon Lavoro Calabria!

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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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