Era giugno 2020, per Fabio Scionti si intravedeva la sua seconda candidatura a sindaco di Taurianova, dopo la sfiducia del dicembre 2019, ma tra i 13 indagati a piede libero, 8 dei quali amministratori pubblici locali, dell’inchiesta Helios, compariva anche il suo nome. Scriveva il 9 giugno il quotidiano La Repubblica: «L’ex sindaco di Taurianova Fabio Scionti avrebbe invece spinto per due dipendenti, incluso Francesco Purrone, che secondo le accuse avrebbe poi fatto da tramite fra la società e gli imprenditori collusi con i clan».
Fabio Scionti nell’indagine era infatti stato accusato di avere fatto pressioni sulla società di raccolta rifiuti per l’assunzione di alcuni dipendenti tra gennaio e febbraio 2016, quando ricopriva la carica di Sindaco da poco più di un mese. Da subito però l’ex sindaco Scionti si è dichiarato estraneo ai fatti: «non pensavo di dover subire anche questa assurda vicenda – affermava Scionti il giorno dopo della notifica dell’avviso conclusione indagini nell’ambito dell’operazione Helios – ma la limpidezza con la quale ho sempre operato mi rende, nonostante tutto, sereno che tutto si risolverà e nulla potrà essermi addebitato. Se c’è una cosa che mi ha sempre contraddistinto in ogni momento della mia vita è la piena fiducia nella giustizia e con serenità ho dato mandato ad un legale al fine di conoscere tutti gli atti processuali per poter dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti, o per meglio dire, al fatto che mi viene contestato».
Ovviamente nonostante la serenità di Fabio Scionti, la vicenda ha avuto un peso non indifferente anche durante l’ultima campagna elettorale, in cui con una certa insistenza l’indagine tornava nelle domande della stampa e nelle affermazioni di alcuni politici.
Domande che nei giorni scorsi ha trovato la risposta definitiva con la notizia della richiesta di archiviazione della sua posizione da parte dei pubblici ministeri della procura di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta Helios.
«Da qualche ora mi è stato notificato il decreto di archiviazione dell’indagine nei miei confronti nell’ambito dell’inchiesta Helios, nel quale viene ribadito la mia assoluta estraneità ad ogni tipo di accusa che mi veniva contestata. Nel particolare viene riportato, che il mio operato da Sindaco – afferma Fabio Scionti – non ha avuto alcun rapporto causale tra la strumentalizzazione dell’ufficio pubblico e l’induzione o le utilità perseguite. Come ho affermato in questa e in tante altre circostanze, ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia ma enorme è stata la mia gioia nel ricevere questa notizia anche e soprattutto per tutti coloro che mi sono sempre stati accanto e che non hanno mai dubitato di me e del mio operato, nonostante nel momento in cui l’operazione Helios ha avuto ribalta mediatica, in molti hanno avuto modo di trarre facili e qualunquistiche conclusioni sul mio operato da Sindaco».
«Come ho affermato in questa e in tante altre circostanze ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia ma enorme è stata la mia gioia nel ricevere questa notizia anche e soprattutto per tutti coloro che mi sono sempre stati accanto e che non hanno mai dubitato di me e del mio operato, nonostante nel momento in cui l’operazione Helios ha avuto ribalta mediatica, in molti hanno avuto modo di trarre facili e qualunquistiche conclusioni sul mio operato da sindaco. Negli anni in cui sono stato impegnato nella qualità di amministratore – continua Fabio Scionti – ho sempre operato con zelo ed abnegazione perché la mia cittadina fosse amministrata in modo serio e con lo stile del buon padre di famiglia. Il mio primo pensiero è stato sempre il bene dei cittadini e la crescita della mia comunità, con la fermezza dell’onestà che ha sempre contraddistinto la mia vita privata prima di quella pubblica e non ho mai perseguito fini personali. Ho avuto a cuore la crescita culturale della città e soprattutto, mi sono sempre preoccupato di garantire i servizi necessari a tutti i cittadini facendo sempre capire loro che fosse un loro diritto e non una mia concessione avere un diritto. Ho lavorato sempre contro ogni forma di mentalità clientelare e come uomo politico mi sono messo sempre al servizio di tutti per favorire la crescita della nostra città».
«Alcune vicissitudini hanno turbato non poco anche la mia vita personali e in questo percorso di “straordinaria bellezza” non potrò mai dimenticare il boato sotto casa nel cuore della notte o le lettere minatorie scritte da personaggi che nulla hanno a che vedere con la politica per come la intende chi davvero vuole solo mettersi a servizio. Ancora oggi, nonostante tutto, purtroppo li si vede in giro a destreggiarsi in questo mondo, sporcandolo con la loro presenza. Amministrare un Comune in maniera trasparente – conclude Scionti – lavorare per la propria comunità e per il bene comune, non è un’attività straordinaria, è un dovere che bisogna esercitare con senso di responsabilità. Ciò è possibile grazie ad un’azione quotidiana e collettiva incentrata sul rispetto delle regole ed è proprio questo che ho fatto negli anni in cui mi sono impegnato come Sindaco: rispettare le regole, qualunque esse fossero».
«Certi valori o li hai o non li hai! – commenta Raffaella Ferraro, capogruppo “Comitato civico Scionti Sindaco” raggiunta telefonicamente – Su Fabio Scionti, sulla sua integrità morale e purezza d’animo che lo hanno sempre contraddistinto, sia come amministratore locale che come uomo, mai nessuno del Comitato civico ha avuto il benché minimo dubbio».
«Certo – continua il Consigliere Ferraro, vicesindaco nell’Amministrazione Scionti – la notizia ha destato un certo stupore, oltre che tanto dispiacere, ma sin da subito tutti noi ci siamo imposti un certo rispetto per le decisioni della Magistratura verso la quale abbiamo sempre espresso piena fiducia perché consapevoli che questa sarebbe stata l’ennesima bufera da superare, ed oggi, a poco meno di un anno, abbiamo avuto la conferma che il percorso costruito nei quattro anni in cui abbiamo amministrato e progettualizzato la costruzione di una comunità migliore e sana, pur se messo troppe volte in discussione non si è mai discostato da sani principi quali: il rispetto delle regole, della dignità umana e della giustizia sociale».
Soddisfazione arrivata anche dal Partito Democratico: «Fabio è un uomo la cui integrità morale ed onestà non è mai stata messa in discussione – afferma il consigliere Simone Marafioti, capogruppo PD – dunque non si può far altro che esprimere soddisfazione ed orgoglio nel veder finalmente archiviato il processo, soprattutto se si considera il prezzo altissimo che purtroppo ha pagato per aver, con la medesima integrità ed onestà, amministrato il nostro paese».
Soddisfazione e notizia che però oggi si scontra con la situazione attuale proprio dell’emergenza rifiuti, che invadono da quasi un mese ormai la nostra città.
Speriamo che si possa “pulire” anche il paese, con la stessa “velocità della giustizia”, a tal riguardo il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha appena dichiarato in una diretta Facebook che da lunedì inizierà una raccolta straordinaria dei rifiuti in tutta la provincia. E speriamo che non ci si dimentichi mai che un indagato non è obbligatoriamente colpevole, ma allo stesso tempo non è una colpa essere indagati.
Nella stessa inchiesta sono cadute le accuse anche per l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, per l’amministratore delegato dell’azienda Claudio Nardecchia, e i politici reggini Armando Neri, Giovanni Muraca, Rocco Albanese e il Filippo Quartuccio. Chiesto il rinvio a giudizio, invece, per Nino Castorina e per l’ex consigliere regionale Giovanni Nucera accusati di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità.