Anche una classe di Taurianova, la V C dell’I.C. “Monteleone-Pascoli”, fra le trenta classi della scuola primaria di tutta Italia che hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), finalizzata a sensibilizzare i bambini sull’importanza della ricerca spaziale, del Cosmo e dell’osservazione della Terra.
Come fa un lanciatore ad arrivare fino anche a 800 km di distanza dalla Terra? Quali sono i limiti che ha dovuto superare l’essere umano e quali i principi che ha dovuto scoprire per rendere reale questo viaggio fantastico? Per poter sperimentare e scoprire questo e molto altro lunedì 19 aprile con l’ESA ASI School Days 2021 i bambini, guidati dalle loro insegnanti Saccà Rosa e M. Grazia Scordo, hanno potuto vivere una giornata entusiasmante partecipando al Laboratorio sui Lanciatori che li ha visti spettatori attenti e poi impegnati concretamente nel laboratorio creativo. Durante il laboratorio è infatti stata illustrata la storia dei razzi vettori che portano in orbita i satelliti (e non solo), nonché il loro funzionamento. Ampio spazio è stato dato al lanciatore Vega, che è quasi interamente sviluppato in Italia. Questa introduzione ha permesso poi di svolgere un laboratorio gestito step by step dal divulgatore attraverso il quale i bambini hanno costruito il loro razzo.
L’incontro è stato introdotto dalla Dirigente Scolastica M. Concetta Muscolino la quale ha sottolineato la valenza educativa di questa pregevole iniziativa. «Anche se si tratta di bambini piccoli – ha affermato la Dirigente – sono esperienze che si ricordano a vita e chissà se qualcuno, anche grazie ad iniziative di questo genere, si sentirà attratto da questo mondo e intraprendere nel futuro un percorso di studi in ambito aerospaziale».
Durante l’incontro l’interesse dei bambini è stato sempre vivo e partecipativo evidenziato anche dalle numerosissime domande che sono state rivolte agli esperti.
Ci ha raccontato Liliana: «Per me questa esperienza è stata indimenticabile, una nuova scoperta dove ho finalmente approfondito la mia conoscenza dello spazio. L’Esa e l’Asi, attraverso la tecnologia che gli ha permesso di andare nello spazio e di inviare in orbita i satelliti, sono in grado di valutare lo stato di salute del nostro Pianeta e di scoprire nuove e meravigliose galassie. È stato tutto molto emozionante», mentre Ludovica ha aggiunto: «Da questa esperienza mi è rimasta la curiosità di conoscere ancora altro sullo spazio e gli astronauti e magari un giorno si scoprirà di nuove forme di vita, di pianeti o chissà che altro».
L’entusiasmo degli alunni è davvero arrivato alle “stelle” quando tutti insieme hanno lanciato il modellino di razzo da loro costruito con il materiale fornito alla scuola dalla stessa Agenzia Spaziale.
«La nostra proposta educativa – ha spiegato la maestra Rosa Saccà – ha inteso avvicinare gli alunni alla conoscenza dell’Universo convinti che il cielo racconti, funga da veicolo cognitivo, alimenti la fantasia e lo studio scientifico, diventi strumento per costruire un metodo di apprendimento basato sull’osservazione, la curiosità, la scoperta l’interazione e la sperimentazione.
I bambini hanno compreso che l’esplorazione dello spazio non è conquista o competizione ma un’occasione per affermare valori europei come l’inclusione, la conoscenza, la cura del Pianeta, la passione e l’esplorazione. Questa esperienza – ha concluso la maestra della V C – li ha portati a uscire da tutto quello che conoscono e pensano di poter controllare, li ha aiutati a rovesciare la loro idea del mondo e ad aprire la loro mente».
Sì, ora, più di prima, i bambini guardano il cielo e sognano!