Il vaccino è arrivato a Taurianova, e questa è la bella notizia. Lo abbiamo atteso, sperato, immaginato. Ora c’è e anche nella nostra città. Non si può che essere orgogliosi e felici per questo. Tutti, indistintamente.
Si legge in una nota del Comune, che questa campagna vaccinale anti COVID-19 per le persone ultraottantenni presso il Centro Agroalimentare di Largo Bizzurro sia stata possibile grazie ad una “collaborazione con l’ASP 5 e l’USCA di Taurianova”. “Le sedute vaccinali – continua la nota – avranno luogo dal lunedì al venerdì, dalle ore 16,30 alle 19,30, e nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 09 alle ore 17. I soggetti interessati potranno effettuare la prenotazione, indispensabile per la corretta gestione degli afflussi e della disponibilità delle dosi vaccinali, telefonando oltre che ai numeri messi a disposizione dall’Azienda Sanitaria anche al numero 0966 618006 dalle ore 9 alle 13 dal lunedì al venerdì”.
Quindi la speranza che i quasi 1000 over 80 di Taurianova possano entro il mese ricevere la prima dose del vaccino fa gioire e ringraziare il cielo, gli scienziati, le case farmaceutiche, il Governo, la Regione, le Asp territoriali, l’Amministrazione e i medici e infermieri impegnati in questa campagna. Tutti, allo stesso modo.
Se però da una parte si è felici per questo risultato raggiunto, che coinvolge anche i “docenti under 55, secondo gli elenchi inviati dalle Istituzioni scolastiche”, e che nei giorni scorsi ha coinvolto le Forze dell’Ordine, dall’altra ci sono alcune perplessità che iniziano già dal presidente facenti funzioni Spirlì.
Ieri la Gazzetta del Sud scriveva in un articolo: “Il presidente Spirlì sembra non gradire l’accelerazione sui vari fronti: «Trovo vergognoso andare a cercare santi in paradiso per vaccinazioni non autorizzate». Così il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, su eventuali fughe in avanti: «Ogni sorpasso a destra offende un avente diritto. Per salvare vite – prosegue Spirlì – non bisogna cercare raccomandazioni, ma rispettare le regole. Questa è la brutta Calabria che non ci piace, quella che offende le persone oneste che seguono le leggi e amano questa terra». Domani è in programma un nuovo incontro sulle vaccinazioni del personale scolastico”.
In realtà secondo il piano vaccinale regionale, almeno quello comunicato a voce da Spirlì in una delle sue ultime dirette Facebook, dopo il personale sanitario tocca agli over 80 e agli insegnanti e solo dopo alle Forze dell’Ordine.
E riprendendo la nota del nostro Comune non sfugge la frase “Si sottolinea che, ad oggi, la nostra regione è ancora al penultimo posto nella somministrazione dei vaccini anti SARS-COV2”.
Perchè scriverlo? Perchè addirittura sottolinearlo? Forse per giustificare il centro vaccinazioni? Forse per rispondere a Spirlì?
La Calabria è in realtà ad oggi ultima (non penultima), con solo il 62,4% delle dosi somministrate rispetto a quelle ricevute, ma ad oggi le regioni che hanno vaccinato le Forze dell’Ordine sono il Piemonte, che ha iniziato pochi giorni fa, e stamattina il Lazio che rispettivamente hanno già utilizzato il 92,1% e il 79,5% delle dosi ottenute.
Certamente sarà stata una scelta dettata dalla disponibilità del vaccino AstraZeneca che può essere somministrato ai soggetti fra i 18 e 55 anni, però resta ovviamente qualche dubbio.
Parla invece di “criticità riscontrate e le strumentalizzazioni in atto” la nota del Partito democratico di Taurianova sezione Walter Schepis.
“Purtroppo, è grave constatare – si legge nella nota del partito – che anche questa azione di tutela della salute pubblica, regolamentata dagli organi esecutivi nazionali, debba essere indegnamente strumentalizzata e politicizzata dall’amministrazione che governa l’ente, con rischi e valutazioni talmente superficiali da considerarsi potenzialmente PERICOLOSE per la salute di tutti i cittadini. E’ alla luce del sole infatti che, durante la procedura di vaccinazione presso i locali di Taurianova, TUTTA l’Amministrazione Comunale era presente all’interno dei locali adibiti temporaneamente come struttura sanitaria territoriale. ASSESSORI e CONSIGLIERI comunali, in preda a pericolosissimi deliri di pubblicità politica strumentale fine a se stessa, OCCUPAVANO luoghi e UTILIZZAVANO MATERIALE MEDICO-SANITARIO IMPROPRIAMENTE, senza in alcun modo rispettare le chiarissime – ma a quanto pare superflue per loro – indicazioni in materia di prevenzione del contagio”.
Il partito nella nota si chiede ancora: “a che titolo gli assessori e i consiglieri di Taurianova gestiscono le vaccinazioni? A che titolo il consigliere Arcuri e l’assessore Crea indossavano la tuta del personale sanitario e utilizzavano l’attrezzatura medica? A che titolo i consiglieri Scarfò, Arcuri e l’assessore Crea maneggiavano e agitavano i flaconi contenenti il vaccino? A che titolo il Vicesindaco Caridi e gli assessori Fedele, Grimaldi e Monteleone occupavano i locali adibiti a polo sanitario territoriale? A che titolo il vicesindaco Caridi ha ricevuto la prima dose del vaccino se questo era destinato ai soli componenti delle forze d’ordine, della scuola e agli over 80?”
Non possiamo confermare o smentire sul vaccino ricevuto da Caridi, però delle immagini video pubblicate da Approdo Calabria si vede un po’ di confusione nella sala allestita per le vaccinazioni. Troppe mani in una fase delicata e soprattutto sanitaria. Verrebbe da fare un parallelismo con la cucina di un ristorante, dove nessun cuoco farebbe mai entrare un non addetto ai lavori e mettere le mani, figuriamoci in un ambiente sanitario se è opportuno farlo e soprattutto in tempo di Covid dove meno gente c’è e meglio è.
Che poi resta emozionante o un gesto importante è un altro discorso, ma nel paese senza acqua, senza luce e con tanta spazzatura, se la giunta indossa una casacca e gestisce il traffico all’ingresso dei Cimiteri in occasione del 2 novembre, non si può che apprezzare il gesto fatto alla comunità, ma la “sanità” è un’altra cosa e non può essere confusa nemmeno con la festa che scaturisce dal vaccino “fatto” o fatto fare.
C’è tanto da fare in questa città, che non vuol dire strafare. Forse l’entusiasmo questa volta ha fatto prendere la corsa, ma il piano vaccinale non è una corsa a chi arriva primo, è piuttosto una maratona in cui bisogna arrivare al traguardo.
Siamo fiduciosi però che a Taurianova lo faremo tutti il vaccino, senza assembramenti e sorpassi. Perchè dopo questa pandemia, che ci ha resi tutti uguali, non possiamo più accettare favoritismi, anche quando non siamo noi i responsabili delle scelte, ma abbiamo dato un locale, che più che centro agroalimentare, magari potesse in futuro essere per Taurianova il grande centro vaccinazioni. La strada è quella giusta, bisogna però percorrerla senza salti in lungo.