La nuova ondata di contagi preoccupa sempre Taurianova con 94 casi attivi di cui ancora un nuovo caso di positività al virus nelle ultime 24 ore. Nell’ultimo bollettino, che non segna nuovi casi nella frazione di Amato dove era scoppiato un focolaio, restano stabili i ricoveri (2).
«Basta tavolate per l’uccisione del maiale»
Taurianova appare dunque particolarmente colpita da questa nuova ondata di contagi che purtroppo risente anche di feste fortemente sconsigliate, come quelle della tradizione calabrese per la macellazione del maiale, tavolate che ha ricordato anche il presidente facente funzioni della regione Calabria, nella sua diretta Facebook mattutina, lanciando un appello: «Dobbiamo smetterla con questa storia delle feste: diciamocelo francamente, molti di questi contagi ce li stiamo proprio andando a cercare perché io continuo a sapere di gente che continua a fare la festa per l’uccisione del maiale o per il diciottesimo del figlio, o di gente che continua a fare la tavolata di pizza per i figli e i loro amici, e poi di quella tavolata su 10 partecipanti 8 magari risultano contagiati. Siamo in mano a noi stessi, smettiamola – ha concluso Nino Spirlì – con queste feste, perché tanto si può festeggiare anche dopo. Non sfidiamo il virus».
Dati virus in Calabria
Sono 232 i nuovi contagi, ma ci sono altri 5 morti.
Il maggior numero di contagi ancora una volta nel Cosentino che segna un +93 e poi Reggio Calabria 72, Catanzaro 42, Crotone 19 e Vibo Valentia 6.
Fronte Vaccini
Intanto come aveva annunciato il responsabile dell’emergenza Covid per la Regione Calabria, Antonio Belcastro, c’è una buona notizia sul fronte vaccini con l’arrivo oggi nella nostra regione di 14.040 dosi di vaccino della Pfizwer che serviranno a concludere la fase dei “richiami”.
In questa settimana avremo dunque i primi soggetti immunizzati anche a Taurianova, tra medici, infermieri, personale sanitario e informatori scientifici del farmaco.
Inoltre sono previste in arrivo in Calabria tra l’8 e il 22 febbraio altre 76.400 dosi: 55.700 sempre dalla Pfizwer e altre 20.700 dosi del vaccino Moderna, “salvo eventuali e non auspicabili modifiche da parte delle aziende fornitrici”, che serviranno per partire con le vaccinazioni di nuove categorie, dai medici di base ai farmacisti.