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giovedì, Novembre 21, 2024

Caccamo e Baglioni insieme: “è troppo bello per essere vero”!

Giovedì 18 aprile al Teatro Manfroce di Palmi un incontro imperdibile con Claudio Baglioni e Michele Caccamo

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Chi ha letto l’ultimo libro di Michele Caccamo sul fenomeno hikikomoro, forse come me lo ha letto con una melodia in testa, quella di Uomini persi di Claudio Baglioni. Perchè dentro ogni uomo c’è qualcosa di perso. Perso lì “dove è un papà che caccia via la notte”. Uomini persi nel mondo.

Nel cuore di una Calabria piena di cuori dispersi, mentre le rondini ballano accarezzate dal vento e in ogni casa ci sono ancora uova di cioccolato il cui vuoto si mescola fra ricordi e l’umidità di una triste speranza, si prepara un evento unico nel suo genere: un incontro di anime. E non basterà un alfabeto, stavolta utile, per andare lontano.

Perché nel panorama musicale italiano, pochi nomi brillano con la stessa intensità e profondità di Claudio Baglioni e averlo protagonista di un incontro a Palmi è certamente il risvolto di una bella amicizia. Sì, perché ciò che rende ancora più speciale l’attesa serata di giovedì 18 aprile, quando un po’ prima delle “sette e trenta” al Teatro Manfroce di Palmi si terrà l’evento sold out praticamente dall’annuncio, non sarà solo la presenza di Claudio Baglioni, ma anche la compagnia di Michele Caccamo, amico intimo e conoscitore profondo delle canzoni e della poetica di Baglioni, un viaggiatore dei sogni e delle emozioni celate nelle pieghe delle parole.

Il grande cantautore, reduce dai trionfi del suo ultimo tour a TUTTOCUORE, custode di un mondo di melodie e armonie che hanno plasmato generazioni di appassionati di musica italiana dialogherà infatti assieme al poeta e scrittore Michele Caccamo poeta moderno, portatore di emozioni e racconti che abbracciano l’umanità intera, profondamente, intimamente, senza tempo. Ed è proprio questa sensibilità che renderà il suo contributo prezioso per l’evento.

La sessione del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura “Città di Palmi”, intitolata Uomini persi. Note sparse sulla fragilità e giustizia sociale nelle canzoni di Claudio Baglioni, sarà certamente l’occasione perfetta per riconoscere quanta buona musica suoni il diritto, ma anche riscoprire il potere trasformativo della musica nel tessere i fili invisibili che uniscono le persone. Perchè non è difficile immaginare che Claudio Baglioni a Michele Caccamo non sia riuscito a dire “noi no”.

Insieme, Caccamo e Baglioni esploreranno il significato più profondo delle canzoni dell’artista, analizzando come egli ha affrontato la tematica dell’uomo e della fragilità umana. Attraverso le parole e le note, Baglioni ha infatti portato testimonianza di esperienze di vita universali, toccando corde emotive che risuonano nel cuore di ciascun ascoltatore.

Ma c’è anche un valore sociale nelle canzoni di Baglioni che sicuramente verrà esplorato e approfondito. Le sue liriche hanno dato voce a sentimenti di amore, speranza, dolore e solidarietà, creando un ponte tra le persone e accendendo una luce di comprensione e empatia nel mondo.

Oggi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha annunciato che sabato in Campidoglio verrà consegnata a Baglioni la Lupa Capitolina, “un prestigioso riconoscimento al grandissimo cantautore romano, a coronamento di un percorso artistico straordinario”. Chissà se almeno “strada facendo”, in questa “piccola grande” capitale, ci si ricorderà del percorso artistico straordinario di un suo scrittore.

Intanto andiamo a Palmi e grazie a Michele Caccamo e Claudio Baglioni, ci aspettiamo una serata che non solo ci emozionerà, ma che ci porterà anche a riflettere sulla bellezza e sulla forza della musica nel plasmare le nostre vite e nel nutrire le nostre anime. E sarà tutto un grazie, tutto in un abbraccio.

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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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