Il randagismo è un problema molto diffuso e difficile da gestire, che è andato peggiorando nel corso del tempo nel territorio calabrese ma anche nel paese di Taurianova. Sorgono spesso denunce di cittadini aggrediti da cani ma anche di animali lasciati alle intemperie della quotidianità che invadono quartieri, vie e periferie del taurianovese, che non hanno colpe, ma hanno bisogno soltanto di essere accuditi e negli epiloghi più belli essere accolti da una famiglia.
Nella nostra cittadina diverse associazioni, nel loro piccolo, provano a salvare i poveri randagi ma questo non basta perché le risorse sono poche e il fenomeno in questione è fuori controllo. Secondo quanto ci riferisce il Ministero della Salute dovrebbe essere competenza delle Asp l’ispezione e il controllo del territorio per ciò che riguarda la salute degli animali e il loro benessere mentre è compito dei Comuni la costruzione di rifugi per cani, il risanamento dei canili comunali, la gestione di canili o gattili per mezzo di convenzioni con associazioni animaliste, e anche l’eventuale identificazione e registrazione in anagrafe canina, tramite il Servizio Veterinario pubblico, dei cani rinvenuti sul territorio e di quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture di ricovero convenzionate.
A proposito del problema del randagismo, il consigliere regionale Giuseppe Graziano, presidente del gruppo Udc, ha proposto una legge regionale sulla “Tutela degli Animali d’Affezione e Prevenzione del Randagismo” che è giunta direttamente in Commissione Sanità. Si tratta di una proposta che prevede ancora delle modifiche ma che ha come missione quello di avviare un percorso di civiltà che possa abbracciare tutto il territorio regionale, introducendo un corposo quadro normativo per fronteggiare il randagismo con pene più severe sugli abbandoni, l’introduzione del divieto di catena come simbolo di civiltà e per ultimo, non per importanza, la creazione di una carta di identità obbligatoria per ogni animale e l’istituzione di case famiglia per cani (via di mezzo fra il canile e il semplice privato cittadino) abolendo i canili “lager” che possono detenere massimo 200 cani a struttura.
Queste strutture potrebbero rappresentare una buona soluzione sia perché si amplierebbero le possibilità allocative dei randagi, sia in termini di economicità determinando un grande risparmio per le casse dello Stato evitandogli di gestire costosissimi canili. In tal modo si incentiverebbero le famiglie ad adottare cani abbandonati anche tramite buoni sconto per i pasti e servizi veterinari gratuiti. La carta di identità del cane iscritto all’anagrafe canina determinerebbe invece l’acquisizione di veri e propri diritti e doveri da parte dei proprietari nel detenere un animale. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura del rispetto degli animali.
L’associazione “Save The Dogs”, che lavora dal 2001 in Romania e in Italia, è presente nelle regioni Campania e Calabria per la salvaguardia di cani, gatti ed equini, ha accolto positivamente la proposta normativa del consigliere Graziano, dimostrando la volontà di voler continuare a seguirne l’iter, inviando osservazioni e proposte migliorative, per attuare, si spera definitivamente, un vero contrasto a questa piaga che in Calabria ha raggiunto i canoni di una vera emergenza.