Sono tante quelle case a Taurianova che quotidianamente hanno il televisore acceso sul canale 28 di Tv2000 e stasera in diretta ci saranno volti conosciuti e familiari che entreranno nelle case di tanti italiani.
«La pratica della sinodalità ha accompagnato in questi anni tutte le scelte di crescita della nostra Diocesi… Continuarla vuol dignificare farla diventare prassi ordinaria e universale di tutti e per tutti».
Partendo da questa frase di mons. Milito, la diocesi di Oppido Mamertina – Palmi sarà protagonista stasera venerdì 14 gennaio alle ore 19.30, della nuova puntata di “In cammino”, l’appuntamento quotidiano, condotto da Enrico Selleri, in onda su Tv2000 (canale 28 – 157 sky o in streaming da QUI).
Nel programma si racconta il percorso del Sinodo partendo dalla vitalità della Chiesa italiana, ma anche dalle proposte innovative della Diocesi, come la web app realizzata a Taurianova per consentire a tutti i membri sinodali di votare in modo digitale, usando uno smartphone. Questa soluzione tecnologica è stata già usata con successo nelle ultime due sessioni sinodali. E sarà importante capire come le tecnologie e gli strumenti della comunicazione di cui a volte diffidiamo, quando vengono messe intelligentemente a disposizione del cammino sinodale possono anche facilitare la partecipazione, come si evince nella proposizione 14: «Il dialogo con le persone sarà fecondo se saprà articolare e usare codici e linguaggi della nuova cultura dei media, alla luce dell’antropologia cristiana».
In studio a Roma con Enrico Selleri ci sarà il nostro vescovo monsignor Francesco Milito, mentre in collegamento da Taurianova interverrà sempre in diretta il diacono Cecè Alampi, direttore della Caritas diocesana.
Sarà dunque l’occasione per ripercorrere il cammino sinodale che la nostra diocesi ha già percorso in questo ultimo anno e che vede tra i membri sinodali tantissime persone della nostra città, ma sarà anche l’occasione per riflettere sul contesto locale in cui il sinodo diocesano avviene, e quindi i problemi che riguardano il territorio e la comunità e che in qualche modo ci interpellano, come ricorda la proposizione 12: «La Chiesa diocesana è chiamata a concentrarsi sugli avvenimenti che hanno carattere di fenomeno diffuso nella coscienza collettiva della nostra Piana: crisi della famiglia, usura, economia distorta, lavoro nero, ‘ndrangheta, massoneria, politica corrotta, arrivismo, dipendenze, emergenza lavorativa e sanitaria».
Durante la puntata anche la visione di un servizio registrato a Gioia Tauro, nell’aula sinodale (che ci trova sotto la Chiesa di San Gaetano Catanoso, costruita su in terreno confiscato alla ‘ndrangheta), con le immagini di Giancarlo Mogavero, alla regia diocesana i tecnici Salvatore Ascone e Simone Cannavò, e gli interventi di Filippo Andreacchio, direttore Ufficio per le comunicazioni sociali e di don Domenico Loiacono segretario generale del Sinodo diocesano che racconterà anche degli scranni del Concilio Vaticano II che costituiscono ora la cattedra del vescovo e dei vicari diocesani.
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