È stato dedicato a Domenico Caruso il “Quaderno” n. 6 di Aprile 2021 dal titolo “Storia e Folklore Calabrese”, edito dal Centro Studi Bruttium di Catanzaro e presente in rete.
Da oltre sessant’anni il nostro scrittore taurianovese si è interessato delle tradizioni e degli eventi del territorio. Nell’aprile del 1959 sulla pregevole rivista “Folklore della Calabria”, diretta dal prof. Antonino Basile di Palmi, sono stati pubblicati i “Proverbi di San Martino”, frazione di Taurianova in cui vive l’autore.
Il famoso glottologo tedesco Gerhard Rohlfs li ha citati nel “Nuovo Dizionario della Calabria” – (Longo Editore Ravenna) con la sigla R 20.
Il docente universitario Cosimo Cucinotta ha selezionato molti aforismi e li ha inseriti nel volume “Proverbi calabresi commentati” – (Edikronos – Palermo).
Negli anni 1964 e 1965, su “Rassegna calabrese” (Mensile di Corigliano Cal. – CS) sono apparsi i “Proverbi calabresi” di Caruso.
Legato alle proprie abitudini, il nostro popolo ha conservato le testimonianze del passato che rivive da secoli negli usi e costumi, nei canti e proverbi, nel linguaggio e nelle manifestazioni che si ripetono durante l’anno. “Tradere”, dal latino, significa appunto consegnare.
In ogni comunità è presente il folklore. Anche se nella società contemporanea si tende a livellare ogni cosa e cancellare i segni del colore locale, nella famiglia sono sempre attuali i preziosi insegnamenti degli avi.
Nei canti raccolti, come anche negli aforismi, troviamo spesso delle illogicità, ma più che alla razionalità si mira all’effetto psicologico di quanto espresso.
È proprio vero: “Gli antichi fìciaru i fatti e dassaru i ditti”.
Per secoli la vita in campagna è stata regolata dal fluire dei giorni e delle stagioni. Perciò, il “Quaderno” ha inizio con i mesi dell’anno. Seguono le condizioni della donna di ieri e di oggi e le credenze e superstizioni che hanno influito sulla comunità.
Un ampio spazio è stato riservato alle cerimonie e ai riti civili e religiosi della Piana di Gioia Tauro.
Anche il “Quaderno” n. 7 di Maggio proseguirà l’opera di Caruso.