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sabato, Novembre 16, 2024

Spirlì chiude, Tar apre (terza parte)

Il Tar sospende ordinanza della regione Calabria: “Da domani scuole riaperte”

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Con questo di stamattina sono 3 i ricorsi accolti dal Tar della Calabria che sospendono le ordinanze del presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì sulla chiusura delle scuole.
Lo scorso fine settimana Spirlì aveva infatti disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado (esclusi gli asili nido) per l’aggravamento della situazione epidemiologica per due settimane con l’attivazione della Dad, ma dopo solo due giorni di didattica a distanza, domani mercoledì 10 marzo si torna in classe.

E si rientra perché appena Spirlì annuncia un’ordinanza, ancor prima di averla tra le mani, già alcuni gruppi di genitori e avvocati preparano il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, tanto che la risposta del Tar è arrivata solo a poche ore da quando l’ufficio legale della Cittadella aveva inviato copia del verbale dell’ultima riunione dell’Unità di Crisi.

Il Tar però sottolinea che il verbale dell’Unità di crisi del 5 marzo 2021, “non sembra riportare un vero confronto collegiale sulle questioni inerenti la chiusura delle scuole, trattate dal presidente in apertura di seduta per indicarle quale ‘luogo di grande assembramento e di potenziale contagio’. Non si rinviene nel verbale e comunque nei restanti capi di premessa dell’ordinanza impugnata – spiega ancora il giudice amministrativo – una specifica istruttoria volta a stabilire se, quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi”.

ll Tar, che sospende l’efficacia dell’ordinanza per le scuole, ha fissato l’udienza di merito per il 14 aprile, data in cui rientrerà in gioco il presidente ff che aveva detto: «difenderò questo provvedimento anche nelle aule», mentre stamattina a pochi minuti dalla notizia ha commentato: «Il Tar ha deciso e si assume la responsabilità. Mi auguro che le prossime settimane non siano dolorose dal punto di vista dell’aumento dei contagi. Noi comunque continueremo a lavorare per tutelare la salute di tutti i calabresi. La presenza delle varianti – ha aggiunto Spirlìè stata acclarata su campioni per cui le varianti sono già presenti sul territorio in buon numero. Non voglio fare terrorismo psicologico ma devo riflettere assieme al commissario Longo sulla necessità diprevenire piuttosto che poi dover curare».

Si rientra a scuola dunque, ma se per la terza volta ci troviamo dentro una sorta di partita a ping pong e non soltanto fra Tar e Spirlì, perchè un ruolo importante lo ha anche l’avvocato Paolo Perrone, e questa volta il numero di telefono dell’avvocato di Paola (CS) è arrivato anche nei tanti gruppi whatsApp dei genitori di Taurianova.

“Chi vuole ricorrere deve sapere innanzitutto che il costo è di 50 euro a ricorrente e occorre inviare a questo numero XXX (dello studio legale Perrone) il proprio indirizzo email al quale lo stesso risponderà chiedendo la relativa documentazione da inviargli ed il metodo di pagamento per poter avviare il ricorso. Chi vuole partecipare deve affrettarsi anche perché mi diceva che molto probabilmente il ricorso qualora vinto varrebbe solo per i ricorrenti”.

E’ una parte del messaggio arrivato a tanti genitori di Taurianova. Ovviamente ciascuno era libero di partecipare o meno al ricorso, ma se la scuola è un diritto di tutti, forse promuovere la possibilità di ricorsi a pagamento fa diventare quel diritto un diritto solo per pochi.
Questa mattina però l’avvocato Perrone non è l’unico ad esultare: «Abbiamo sostenuto e sosteniamo – affermano anche gli avvocati Pitaro e Liperoti – che la scuola è un diritto e non un optional e che tale diritto è solennemente esaltato nella nostra Carta Costituzionale e ciò proprio al fine di permettere ai nostri ragazzi di avere un’educazione adeguata per la crescita dell’intera società».

Società che però non è interamente d’accordo alla riapertura delle scuole adesso, ad un anno esatto dalla zona rossa per tutta l’Italia, con 100.000 morti, un piano vaccinale che non decolla e le varianti che spaventano.

Forse è saltato anche quell’equilibrio tra politica e magistratura, forse non è corretto nemmeno parlare di equilibrio, ma questa partita di ping pong fa male soprattutto ai ragazzi, che prendono e posano lo zaino, che passano dall’orario in Dad all’orario in presenza, che faranno questa settimana due volte geografia (qualcuno ce l’ha in Dad il martedì e in presenza il sabato) e saltano la storia. Purtroppo però questa resta una brutta storia, dove i grandi decidono cosa sia meglio per i piccoli “preoccupati della crescita psico-fisica e culturale dei loro figli”, dimenticando però che questo momento storico li ha già segnati profondamente, ma dopo un anno i grandi ancora non hanno trovato come renderli sereni, perchè impegnati a farsi la guerra e a rendere “precari” i bimbi e ragazzi tra pigiami e grembiuli.

Quanto sia importante la scuola lo sappiamo tutti, ma sappiamo anche che la pandemia non è finita e una zona rossa potrebbe richiudere le scuole… ancora. Come anche i sindaci, e sono già in molti in tutta la regione che stasera hanno firmato un’ordinanza per la chiusura.
Mentre il Tar fino al 30 aprile lavora in smart working. E’ un’altra storia, ma va precisata perchè il Tar ha deciso che i bimbi e ragazzi devono tornare a scuola, ma lo ha deciso da casa.

La situazione in Calabria e a Taurianova

La Calabria dall’inizio della pandemia ha registrato 39.608 persone positive e 706 decessi. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 149 nuovi casi e tre decessi legato al Covid-19, resta però che la Regione Calabria non carica sul portale tutti i dati relativi ai contagi, secondo quanto affermato da Claudio Giorno, rappresentante dell’Anisap che riunisce diversi ambulatori sul territorio calabrese.

A Taurianova secondo i bollettini comunali, gli ultimi contagi risalgono a domenica (+2) per un totale di 32 casi attivi, mentre le persone risultate positive dall’inizio della pandemia sono 469 e 4 le vittime.

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Nadia Macrì
Nadia Macrì
direttore

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