Il presidente facente funzioni Nino Spirlì in viaggio verso la Cittadella della Regione Calabria – che porta ora il nome di Palazzo Jole Santelli – ci ha abituati alle sue dirette mattutine attraverso la pagina Facebook. Un modo per un governatore che arriva – come lui stesso ha detto stamattina – «dal mondo della comunicazione, dello spettacolo, dell’arte» di essere vicino al suo pubblico e allo stesso tempo a tutti i calabresi che hanno la possibilità di essere informati senza intermediari. «Se abbiamo dovuto rinviare le elezioni regionali perché non è sicuro tornare le urne allora deve essere rivalutato anche il ritorno a scuole».
Questa mattina infatti partendo dalla nuova data delle elezioni regionali, fissata ora al prossimo 11 aprile, Nino Spirlì ha con chiarezza esposto il suo pensiero rispetto alla riapertura delle scuole, che dunque, nonostante manchi pochissimo alla campanella del 7 gennaio, non è più da dare scontata.
Spirlì e la scuola
«La Azzolina non può pretendere nulla. Venga lei in Calabria, nei singoli territori ad organizzare in sicurezza la riapertura visto che è l’unica cosa che sembra interessarle. Per me la priorità è tutelare la salute dei ragazzi, anche quella psicologica, l’istruzione da malati o peggio ancora morti non sarebbe comunque possibile. Quindi, se mi sarà garantito che neanche un ragazzo andando a scuola o nel tragitto sarà contagiato allora riapriremo altrimenti, se non ci sarà massima sicurezza si continuerà in Dad perché i ragazzi la sanno gestire anche bene».
E sottolineando anche il problema degli edicifici scolastici non adeguati alla pandemia, con troppi ragazzi nelle aule ha aggiunto: «Il ricambio aria sia garantito da appositi impianti, così come sia garantita la sanificazione degli ambienti». E ancora: «Chiederò alle autorità scolastiche di darci non un parere, ma l’assoluta assicurazione. I ragazzi devono crescere nella cultura, ma se anche un solo bambino si dovesse ammalare, quel dolore a quella famiglia non lo voglio dare».
Spirlì e Biasi
Infine invitando a comprare in Calabria sfruttando i saldi – che iniziano oggi in tutto il territorio regionale – e dando un augurio ai commercianti, ha smentito anche ogni forma di rottura interna al suo partito: «Smentisco ogni crisi con l’amico Roy Biasi o interna al partito. Nessun duello, tra noi va benissimo, non abbiamo litigato, siamo una favola». Il litigio a Taurianova forse non si era respirato, ma certo è che la nostra città si stia preparando ad essere il quartier generale delle prossime elezioni regionali.
Rispetto invece all’apertura o meno della scuola, magari sarebbe stato utile intanto fare il tampone ai non più dei 200 insegnanti che guidano i nostri bambini e ragazzi nelle scuole dell’obbligo a Taurianova. Chissà se qualcuno ci ha pensato…