Siamo sempre indietro come regione, ma in Calabria non ci facciamo mancare niente, e mentre da un lato continua il caos sanità, e con la fumata nera del Consiglio dei Ministri di ieri sera ancora non c’è nemmeno il nome del nuovo commissario per la sanità, anche il mondo della scuola vive giorni di confusione con decisioni che come una pallina di ping pong saltano dal presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì prima, a 13 famiglie di Paola dopo, al Tar che sospende l’ordinanza con cui la Regione disponeva la sospensione delle attività didattiche dal 16 al 28 novembre, ai Sindaci che rientrano in campo ed emettono le proprie ordinanze. Non solo infatti a Taurianova le scuole sono rimaste chiuse, ma anche a Palmi, a Rizziconi, a Rosarno e a Gioia Tauro (dove resteranno chiuse fino al 03 dicembre 2020).
In questi paesi la scuola almeno per questa settimana resta dunque a distanza nonostante la decisione assunta dai magistrati del Tar Calabria.
La palla potrebbe ora passare però anche ai dirigenti scolastici. È quanto deciso infatti dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria, Maria Rita Calvosa, che – con una nota indirizzata ai dirigenti – ha spiegato quali saranno i prossimi step dopo che si è preso atto che la decisione del Tar, «in quanto riguardante un atto genere, ha effetto su tutto il territorio regionale (e non solo per i ricorrenti)». «Allo stato attuale – scrive la Calvosa – sono da considerarsi in vigore le norme contenute nel Dpcm del 3/11/2020, per le cosiddette zone rosse, tra le quali rientra la Calabria» però nel rispetto dell’autonomia scolastica i dirigenti sono invitati a loro volta a porre ogni ulteriore conseguente provvedimento di competenza.
È ovviamente auspicabile in una situazione già molto confusa che ci sia una stretta collaborazione tra scuole e comune e a tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente l’assessore alla pubblica istruzione Angela Crea che è coinvolta in questa emergenza non soltanto come istituzione ma anche come madre e insegnate. «Allo stato attuale stiamo cercando di effettuare una mappatura dettagliata partendo dagli elenchi di tutti gli studenti e docenti per capire il numero reale dei casi sia positivi che in quarantena obbligatoria» – ha affermato l’assessore Crea che anche nei giorni di chiusura della scuola (aperta però per le attività scolastiche destinate agli alunni con disabilità) ha pianificato la sanificazione continua dei diversi plessi scolastici del territorio per una costante sicurezza di tutti.
«Il nostro augurio – continua l’assessore – è che si possa tornare alla didattica in presenza, ma solo se la riapertura garantisca le lezioni per tutti. Non avrebbe senso aprire per poi avere classi vuote, considerando che conseguentemente all’apertura si fermerà la didattica a distanza, quindi sarebbe un’apertura che limiterebbe ancor di più la formazione dei nostri ragazzi. È fondamentale dunque la mappatura che nei prossimi giorni ci farà prendere la decisione migliore per tutti».
Intanto anche alcuni consigli di classe e “comitati” di genitori si sono riuniti via web per confrontarsi e oltre a sostenere in molti la petizione online per la chiusura che in poche ore conta già 500 firme di genitori calabresi, a parte le legittime paure e ansie anche per la mascherina che in caso di riapertura dovrebbe essere indossata pure dai bambini della scuola primaria per tutto l’arco dell’orario scolastico, è emersa la reale preoccupazione visto i numerosi casi attivi a Taurianova (149) che coinvolgono sia bambini che docenti, quindi un’apertura ostacolerebbe anche chi purtroppo è stato colpito dal virus e non potrebbe perciò andare a scuola.
Col Covid in Dad per non restare indietro
Fra le belle storie di questi giorni c’è infatti quella di Francesco Gaglianò, un piccolo grande campione di terza elementare, che risultato positivo si è comunque puntualmente collegato con il resto della classe ogni giorno, studiando regolarmente e sentendo quotidianamente l’affetto delle maestre e dei compagni fino a poter comunicare in diretta questa mattina che il secondo tampone aveva dato esito negativo e quindi è guarito.
Con l’augurio quindi che la decisione dei prossimi giorni sia la più prudente, invitiamo tutti a non nascondere i casi di positività affinchè la mappatura sia più reale possibile e più che mai in questo periodo é importante non tifare egoisticamente per ciò che andrebbe bene al singolo caso, ma sperare che nessuno resti indietro.