Era un’estate calda quella del 2016, era fine luglio e la strada verso Gerace in pochi secondi si è ricoperta di angoscia. L’impatto è stato tremendo, il volo fuori dall’abitacolo lunghissimo ed il risveglio in ospedale dopo qualche giorno di coma si è riempito di risposte più che di domande.
Enza Petrilli ha una grinta vera, pulita e discreta e ti sfida con il sorriso della vita: campionessa di tiro con l’arco, ha realizzato il sogno di vincere in uno sport che fino a qualche anno fa conosceva solo per sentito dire, ma ora le ha trasmesso la voglia di conquistare traguardi con la fatica dell’allenamento.
«E’ una rivincita», racconta «da persona “normale” non pensi ci possa essere un mondo dietro la carrozzina e invece c’è». E c’è anche tanta luce nei suoi occhi che indora ogni parola, perché Enza non si è fermata davanti all’ostacolo che la vita le ha presentato, non si è incattivita per la sua disabilità, e dopo i primi sei lunghi mesi di ospedale non è tornata a casa “solo” su una sedia a rotelle, ma è tornata con tanto altro nel cuore.
«Dopo l’incidente ho scoperto la mia persona, perché prima forse non mi conoscevo neanche io e non sapevo di avere tutta la forza che alla fine ho avuto». Enza in questo percorso di vita non è sola: è aiutata da una famiglia straordinaria. «L’incidente non è stato solo mio, ha toccato anche loro che lo hanno vissuto con me», spiega. Ed è così perché l’Amore condivide e moltiplica gioie e dolori, ma l’unione sempre fa la forza. E di forza Enza ne ha da vendere a tutti noi che spesso siamo sappiamo solo lamentarci della vita quando invece dovremmo custodire la sua bellezza.
Enza è una campionessa di tiro con l’arco ma è lei che fa centro. Lei che con un meraviglioso volto e uno sguardo che illumina ha messo le ruote ai suoi sogni!