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Comune di Taurianova
lunedì, Dicembre 30, 2024

Quel mare dove si gioca il destino

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Abbiamo tutti davanti gli occhi le immagini di un palazzetto stracolmo di bare. Quelle bianche tutte insieme. Vicine tra loro e accanto a peluche che sfiorano anime, senza poter ricevere carezze da quelle manine di 2, 3, 5 ,6 ,8, 12 anni. La strage degli innocenti. Bambini che abbiamo visto in altre immagini, quelle dei video fatti a bordo dell’imbarcazione e che a differenza di molti corpi non sono stati anche prigionieri del mare.

Mi è servita una settima per trovare il coraggio di guardare seduta quei video dei migranti nel barcone poco prima di affondare.

Giù nella stiva uomini donne e bambine. Persone. Alcune non hanno avuto lo spazio nemmeno per sedersi a terra e sono rimaste in piedi chissà per quanto tempo in balia di un futuro e di un presente fuori controllo.

Chissà in quei giorni di traversata quei pezzi di legno di barcone arrivati sulla spiaggia, quanti racconti hanno ascoltato. Qualcuno avrà sicuramente parlato del progetto per il futuro dei suoi figli, qualcuno ci credeva a tal punto da iniziare quel terribile viaggio.
Una stiva che è sala d’aspetto. Che è stata purgatorio.

In uno di trentotto secondi si vedono tutti, perfino il giovane che è al timone, perfino gli uomini seduti nella plancia, occupano uno spazio che giù nella stiva è occupato da almeno 30 persone. Forse sono gli scafisti che la procura di Crotone ha già fatto arrestare. Accanto a loro spunta qualcosa di rosa, sono i giubbottini di due bambine e chissà se quel posto accanto ai cattivi sia costato per i loro genitori quanto un biglietto di prima classe.

E oggi le bare sono ancora in fila in un palazzetto. Ci sono genitori di bimbi sopravvissuti, ci sono figli di genitori lontani. Quel palazzetto tra non molti giorni accoglierà sportivi che giocheranno partite, anche se non sarà più facile scendere in quel campo, come non sarà facile stendersi al sole sulla spiaggia di Cutro, quella spiaggia che ancora deve restituire corpi, verità, speranze.

Tra qualche giorno le 71 vittime accertate prenderanno strade diverse per avere una degna sepoltura: 2 defunti saranno accolti nel cimitero di San Giorgio Morgeto, altri ad Africo, altri a Platì, altri a San Luca.

E l’eco della strage dei migrati oggi ha attraversato anche la nostra città con la giornata di lutto e anche la preghiera delle celebrazioni eucaristiche di Taurianova in questa seconda domenica di quaresima. Tempo forte, tempo in cui per i cristiani bisogna avere fisso lo sguardo sulla Croce e anche sul mare.

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