Non è naturale che un bimbo non abbia la mamma, il papà o addirittura entrambi. E il mondo non è pronto a vivere questa triste realtà. Quando una giovane mamma o un papà muore ci si immedesima, ma solo per pochi minuti, perchè già il solo pensiero è così angosciante che la mente non riesce a trattenerlo. Si pensa poi ai bimbi, però anche in questo caso il pensiero è troppo triste e si rimuove velocemente.
Si sa, il dolore è di chi lo vive, però fa sempre bene immischiarsi con delicatezza nel dolore degli altri, perchè alla fine nessuno ne è privo e stare con questi bambini, offrire un po’ del proprio tempo proponendo pomeriggi insieme, è un modo non solo per dar loro delle ore piene di arte, bellezza e gioia, ma è anche ricevere molto di più, perchè si ha la possibilità di toccare da vicino quel vuoto che niente e nessuno potrà colmare (perchè nessuno può sostituire davvero una mamma o un papà) e quindi sentirsi, nonostante tutto, anche inutili ma paradossalmente nello stesso tempo preziosi, semplicemente perchè coraggiosi di affrontare le nostre inadeguatezze rispetto alla forza che trasmettono questi bimbi.
Nasce così il progetto “L’arte che accarezza” pensato e curato dalle associazioni Mammalucco e Fraternamente che hanno deciso di unire le forze e le esperienze di vita per creare un progetto a favore dei bambini della città con uno o entrambi i genitori in cielo, con il fine di accarezzare il dolore e nello stesso tempo sensibilizzare a questa realtà che riguarda ben 10 bambini della città.
I bambini hanno tanta voglia di esprimersi e lo fanno con il disegno, con i colori, con i gesti, ma anche con le parole, come quando per loro è arrivato Babbo Natale o quando hanno pensato di condividere la loro storia con Papa Francesco che non è rimasto indifferente, e ha voluto mandare ad ogni bimbo un suo sono: una croce, da lui benedetta, da poter portare al collo, che contiene uno specchio e il volto di Gesù (opera di Georges Rouault). “E’ il dono del Papa – c’è scritto nel messaggio – perchè ognuno trovi in Lui il proprio volto”.
Papa Francesco li ha ringraziati per la sincerità con cui hanno aperto il loro cuore e “desidera condividere con voi il dolore per la mancanza dei genitori, ed esorta a perseverare con fiducia in Gesù misericordioso nella certezza che i nostri cari ci guardano dal cielo e sono sempre vicini a noi“.
Quindi la paterna Benedizione Apostolica per ogni bambino “con l’auspicio che possiate riacquistare la serenità interiore per vivere la vita ricolma di gioia spirituale assieme alle persone care“.
Una gioia immensa per tutti i bambini e per i volontari e soci delle associazioni Mammalucco e Fraternamente che si trasforma in impegno maggiore e sicuramente in tanto tanto amore ancora.