Il 29 novembre, in consiglio comunale, il sindaco Biasi ha dichiarato a proposito del Festival del Torrone di quest’anno:
“È chiaro che per fare delle cose ci devono essere i presupposti, e nessuno può pensare dalla sera alla mattina di innalzarsi sul piedistallo e dettare le regole del gioco. È chiaro che le cose si fanno in due, e quando qualcuno pensa di poter fare le cose solo pro domo sua onestamente noi non ci stiamo anche a costo di dover rinunciare, lo facciamo un altro anno”.
Il 3 dicembre, è invece l’assessore Grimaldi a pronunciarsi a riguardo, ribadendo durante la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni natalizie l’esclusione degli eventi del Festival del Torrone dal “Programma Natale Insieme” di quest’anno.
Ci siamo chiesti cosa ci sia dietro dichiarazioni così forti del primo cittadino e dell’assessore agli eventi, e alla sospensione di un Festival molto partecipato a Taurianova, e quali siano i motivi di attrito con gli operatori del settore.
Ne abbiamo parlato con i diretti interessati, i membri dell’associazione Past.
A quanto pare, l’accordo era stato trovato in principio con l’amministrazione: sin da settembre l’assessore Grimaldi aveva contattato l’associazione Past dimostrandosi favorevole all’organizzazione dei consueti eventi del Festival. Concordando con quanto detto in consiglio comunale, ci dicono che il Festival si è sempre svolto in collaborazione con l’amministrazione ed è sempre stato considerato motivo di vanto per Taurianova, tanto da essere meritevole, secondo il sindaco stesso, di presenziare a manifestazioni in tutta Italia, e anche all’estero.
Durante il primo incontro con il sindaco del 5 novembre, è stata ribadita dai pasticceri l’intenzione di farne una manifestazione, come sempre, culturale, volta alla valorizzazione del torrone, prodotto di punta di Taurianova, che è già molto noto, ma merita di essere riconosciuto come prodotto d’eccellenza. Era stato approvato dal sindaco un evento che avrebbe coinvolto l’assessore Fedele e gli studenti delle scuole elementari insieme agli esperti del settore, in concorsi inerenti all’argomento, show cooking, assaggi e tavole rotonde per accendere il dibattito sulla diffusione del marchio del “Torrone Artigianale di Taurianova”. All’interno dell’evento sarebbero stati distribuiti dei ticket per ottenere sconti all’interno dei punti vendita dei membri dell’Associazione Past.
A pochi giorni dall’incontro, però, l’assessore Grimaldi cambia idea e fa sapere il suo dissenso riguardo al programma della manifestazione, considerandolo troppo elitario, perché non coinvolgeva abbastanza “il popolo”. Per rimediare all’organizzazione solo di stampo culturale, proponeva in aggiunta la vendita del prodotto durante i mercatini di Natale allestiti in questi giorni. Non essendo in linea con quanto deciso insieme al sindaco in precedenza, l’Associazione ha rifiutato di partecipare.
Chi è stato ad escludere allora?
L’Associazione ci tiene a precisare che nonostante l’organizzazione sia formata solo da cinque bar, l’evento era volto all’esaltazione del prodotto d’eccellenza di Taurianova, non di sole poche pasticcerie: ne avrebbero beneficiato, quindi, tutte le attività della città e Taurianova stessa.
Questo punto è sembrato poco chiaro in consiglio comunale: nelle parole del sindaco Biasi, che ha supposto una discriminazione mai esistita, nemmeno nelle precedenti edizioni.
L’associazione Past, infatti, respinge fortemente l’accusa di non aver voluto condividere il programma del Festival del torrone con altre attività: ci dicono di non aver mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale che qualcuno volesse farne parte, altrimenti avrebbero accolto le altre attività, esattamente come è accaduto nelle edizioni precedenti del Festival.
A cosa bisogna ricondurre, quindi, il dietro front dell’amministrazione?
Secondo l’associazione Past, l’unico motivo di attrito sembra essere il loro rifiuto a prendere parte ai Mercatini di Natale. L’argomento però era stato chiarito sin da settembre, ci assicurano: l’obiettivo dell’associazione non è mai stata la vendita del prodotto, ma solo rinnovare e affermare l’identità del torrone come prodotto d’eccellenza. Il programma concordato ne era la prova.
Non intendevano “dettare le regole del gioco”, come ha dichiarato il sindaco in consiglio, piuttosto rispettare gli obiettivi dell’associazione e gli accordi che erano stati, con il sindaco stesso, già presi e approvati. Auspicavano alla collaborazione reciproca di sempre: tutte le attività, infatti, collaborano con il Comune durante tutto l’anno, attraverso aiuti e sponsorizzazioni, da sempre e a prescindere dal colore politico.
Un cambio di rotta repentino, senza comunicazione ai diretti interessati da parte del Comune.
Un fraintendimento che ha creato dissapori, sicuramente evitabile con una migliore strategia di comunicazione.