di Luigi Mamone
«Poeta irruente, dalla fantasia eccitabile, sa riunire in un tutto organico e scattante le rivolte e le grida d’angoscia che risuonano, come in una stanza vuota, da un capo all’altro del continente. Nelle burrascose intemperie sigillate da oscuro sangue e fatica, egli combatte quella lunga teoria di ingiustizie. Un intellettuale che diventa tribuno, capace di assorbire rigurgiti, caos, tumulti, delineando un modo concreto di concepire l’arte e il mondo, di fronte ai continui rivolgimenti sociali. […] Niente giunge all’uomo se egli non ne patisce la croce. Luigi Mamone è vicino ad Emilio Argiroffi nell’intuizione dei motivi profondi dell’inquietudine e della sofferenza dei popoli. […]» Dalla Prefazione di Maria Frisina